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Infatti, c’è chi scrive che il tutto deriverebbe dall’America ad inizio Novecento per poi essere importato da noi. Nel nostro paese avrebbe cominciato a diffondersi negli anni ‘70, pur con accesi dibattiti al riguardo. Un’altra corrente di pensiero, invece, afferma che, per trovare già diversi esempi di liste di nozze, bisogna spostare le lancette della storia di qualche centinaio di anni. Fino al Medioevo. In quegli anni gli invitati avrebbero avuto la consuetudine di portare i regali da offrire agli sposi a casa dei genitori di questi ultimi circa una settimana prima del matrimonio per poi consegnarli il giorno stesso delle nozze. Inoltre, dopo la data fatidica, venivano pubblicati sui giornali i nomi dei donatori.
Ed oggi? Oggi con un semplice elenco gli sposi scrivono ciò che serve realmente alla coppia. Ed il galateo? Beh, di fronte al risparmio di tempo, alla sicurezza che il regalo possa piacere e (forse) anche al risparmio economico, può essere messo da parte. D’altra parte, però, la lista di nozze deve essere pronta prima dell’invio delle partecipazioni con almeno 40 giorni di anticipo e, ovviamente, deve essere comprensiva di prodotti con diverse fasce di prezzo per permettere a tutti di poter contribuire.
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