giovedì 18 giugno 2015

Le origini del cornetto portafortuna

Le origini del cornetto portafortuna
Origine del cornetto portafortuna fonte: studenti.it
Quali sono le origini del cornetto portafortuna? Quando è nato il cornetto portafortuna, simbolo della superstizione a Napoli? Secondo il portale italoamericano.org, che riporta alcuni studi di Cicerone, "la superstizione deriva da superstitiònem, che proviene da sùper (sopra) e stìtio (stato) e veniva utilizzato da parte di chi si rivolgeva alle divinità con preghiere affinché proteggessero i loro figli “superstiti” dalle sciagure". Uno dei primi amuleti contro il malocchio era di forma fallica (si chiamava "fascinum") e, per ottenere fortuna, bisognava strofinarlo. Un altro sistema prevedeva - fuori l'uscio di casa - il  posizionamento di una matassa arruffata allo scopo di impegnare lo spirito maligno qualora volesse entrare. Ma di amuleti, comunque, ce ne sono davvero tanti: dal ferro di cavallo al gobbetto passando per l'aglio ed il peperoncino.

Ed il corno portafortuna? Le sue origini risalgono al periodo neolitico ed erano un auspicio di fertilità. Perché di colore rosso? Perché nel Medioevo il rosso segnava la vittoria sui nemici e, soprattutto, doveva essere regalato (usanza in vigore ancora oggi). Inoltre, deve essere appuntito e vuoto al suo interno. Secondo napolitoday.it, anche nella mitologia greca erano presenti già i corni portafortuna poiché, a detta di alcune leggende, Giove donò un corno alla sua nutrice come segno di gratitudine. E, non a caso, Napoli è una città di origine greca.


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